venerdì 1 febbraio 2008

26-27/1/2008 24 Ore sul Gran Sasso (Trotterellando intorno al Gran Corno)

PREMESSE E PREMEDITAZIONE…



Quando per me la montagna era solo escursionismo,il Gran Sasso mi incuteva un certo timore…per la sua conformazione rocciosa,la sua imponenza,e il suo carattere alpino.

Avvezzo ai sentieri della “mia” amata montagna,la Majella,molto più morbida e tondeggiante nelle forme,(almeno a guardarla da lontano);avevo dei sentimenti di attrazione mista a paura pensando di salire sul Corno Piccolo,sulla Vetta Orientale o di andare a vedere da vicino il bivacco Bafile:magico puntino rosso appollaiato come un uccello sulla roccia,scrutato da me col binocolo da Campo Imperatore,in alcune miti domeniche d’estate.

Da allora sono (un po’)cresciuto,di sentieri sul GS ne ho fatti abbastanza,compresi quelli sopra citati.La direttissima al Corno Grande mi ha dato la gioia di mettere per la prima volta le mani sulla roccia,qualche anno dopo iniziai ad arrampicare(2005),e il GS per me perse quell’aura di montagna “difficile e pericolosa”.

Poco dopo i miei primi passi su roccia cominciai a percorrere qualche via alpinistica da secondo,con il mio amico Cristiano.

Nella stessa estate feci da primo la “Iskra”,sulla nord del Corno Piccolo,la “Morandi-Consiglio-De Ritis” alla seconda spalla,e a settembre mi avventurai con il mio amico Luca sulla prima spalla;salìi la “Fantoni-Modena” e la “via della virgola”..

Serbo nella memoria dei ricordi stupendi di queste esperienze,(e della mia prima estate “arrampicatoria”) per me era tutto nuovo…arrampicare da primo in ambiente,proteggersi,osservare attentamente l’evolversi delle condizioni meteo…avventura pura.

Ma a parte la mia prima scalata in assoluto,il mio “battesimo” sulla nord del Pizzo di Camarda, per me il GS d’inverno era ancora un sogno…fino a che Cristiano mi portò a fare una via sul primo scrimone,(il canale delle tracce profonde) e su mia incalzante richiesta,il canale centrale alla Vetta Occidentale (aprile 2005).

Nel dicembre 2006,ripetemmo questa via in 2 cordate,Cristiano e Rino,e Io e Marco.Questa volta “assaggiai” il canale in condizioni molto più magre della precedente,con salti di roccia,ma con le protezioni messe da Cristiano che conduceva la prima cordata,me la cavai egregiamente.

Fu allora che iniziai pensare…anzi più che altro a sognare…:sarebbe bello d’inverno dormire al Bafile e la mattina dopo salire in vetta per questo canale…ma subito in testa mi frullarono 1000 domande:quanta roba bisogna portare? Quanto farà freddo in inverno dentro quella “scatoletta” di lamiera a 2669 m di quota? Con chi potrei condividere un’avventura del genere?

E i miei pensieri morirono tra i dubbi…per poi risorgere circa 2 anni dopo…e l’idea prese forza...



AZIONE !



Pensai seriamente a questo “giro” solo 2 giorni prima…guardando che la meteo per il week-end dava 2 giorni di alta pressione e tempo stabile,a parte un po’ di vento da nord per domenica…(un bel po’ veramente,41 nodi a 2000m…).

I potenziali soci a cui avrei potuto chiedere di venire erano solo 2...:Marco e Rino.

Accennai a Marco l’idea,ma mi disse che quel sabato avrebbe dovuto lavorare,Rino invece la sera prima mi diede conferma,allora organizzato per telefono cosa portare,fissammo l’appuntamento alle 11 della mattina seguente al casello di Lanciano;lui quella sera lavorava (turno di notte),perciò prima non si poteva.

Partimmo.

Al parcheggio sotto la funivia di Fonte Cerreto facemmo una ricognizione degli zaini:un sacco a pelo leggero a testa,pentola,fornello,gas,cibo liofilizzato e non,1 mezza corda,6 rinvìi,4 fittoni da neve,2 chiodi da ghiaccio,3 dadi 3 friend e qualche chiodo da roccia,più gli effetti personali.Il dubbio se portare la pala per l’eventuale accumulo di neve davanti al bivacco mi rodeva il cervello dalla sera prima…la misi in macchina…intuivo che non sarebbe servita,ma Rino generosamente come sempre decise di sacrificarsi e mettersela nello zaino per sicurezza.

Ok,si parte,prendiamo la cabinovia che ci porterà su a Campo Imperatore,(per me e Rino è la prima volta) e ci sentiamo come 2 mosche bianche con i nostri zainoni tra i molti sciatori agghindati all’ultima moda…

Scendiamo,sono le 12:30,ammiriamo la bellissima piana di Campo Imperatore illuminata dal sole…l’aria fresca dei 2100 metri si fa subito sentire,c’è un po’ di vento,e le incognite nella mia testa sono tante…le prime:come sarà la neve? Ci sarà la traccia?

Ci avvìamo faticosamente,cercando di spezzare subito il fiato,per fortuna il Gran Sasso è molto frequentato anche d’inverno,e la traccia è profonda,ma la neve è molle e bagnata e se si esce dal solco si sprofonda fino al ginocchio.

Saliamo veloci,incontriamo gente,io scatto qualche foto,Rino ha con se la telecamera,e ogni tanto si ferma a fare riprese.

E’ un pomeriggio radioso…tutto intorno è luminosissimo,ammiriamo la conca di Campo Pericoli,Il Cefalone,lontano il Corvo,il Corno Grande...e di fronte imponente troneggia l’Intermèsoli.

Avanziamo verso il “sassone”,e quando vi giungiamo ci fermiamo un attimo,mangiamo mezza barretta a testa,indossiamo i ramponi,l’imbrago e il casco.

Che culo! C’è la traccia anche sul sentiero attrezzato verso il Bafile…cominciamo a traversare,i passaggi attrezzati ci sembrano più difficili del solito,sarà per il peso degli zaini…arriviamo sulla spalla che precede la comba sotto il canale centrale,ci fermiamo a prendere fiato e ad ammirare il panorama:vediamo che la traccia entra nel canale,significa che qualcuno ci ha preceduti,ma qualche giorno fa,visto che è quasi ricoperta.

Ripartiamo,il canale sembra in condizioni “facili”,è ingombro di neve,e i salti che ricordo sono tutti coperti.

Abbandoniamo la traccia,e cominciamo il calvario dello “sprofondamento” fino al ginocchio,la cengia che conduce al bivacco é ripida ed esposta,e con questo sole ho anche un po’ paura che scarichi e porti anche noi nel vallone 1000 metri più in basso;ma per fortuna non succede.

Faccio passi piccoli pensando a quanto mi saranno utili queste tracce la mattina seguente…,e finalmente ci spunta davanti il nostro tetto per stanotte!

Sono le 16:00 circa,ci rilassiamo un pò,ammiriamo la magnifica vista che si gode da qui…e scattiamo tante foto.Il panorama verso la costa è stupendo,vediamo mezzo Abruzzo.Dietro il bivacco vediamo per intero la nostra via di domani,e la croce di vetta.


Tutto è immobile,il silenzio è rotto solo dal verso dei gracchi che ci girano intorno…

Svuotiamo gli zaini e quasi senza accorgercene uno splendido tramonto che nessuna foto potrà veramente rendere ci sorprende…siamo ammàliati dai colori…e… intirizzìti dal freddo.

Chiudiamo la porta alle nostre spalle,c’è ancora luce,e cominciamo a sciogliere la neve dentro il nostro unico pentolino per cucinare,abbiamo solo un litro d’acqua,e la neve è la nostra principale risorsa idrica.

Sgranocchiàmo pan carrè,salame Calabro piccante,e parmigiano.Io fumo qualche sigaretta.

Nel bivacco ho scelto di dormire "vista vìa" e a Rino ho lasciato il lato "vista mare",considerato il suo amore per questo elemento.

Buttiamo in pentola il nostro riso alla milanese liofilizzato,e quando sembra cotto,mangiamo tutti e due nello stesso tegame…che bello!

Intanto è scesa la notte,il cielo è inondato di milioni di stelle luminosissime…e comincia a fare freddo.

Impieghiamo un bel po’ di tempo e energie per ripulire da quell’intruglio chimico il nostro pentolino,che ci servirà per il thè l’indomani mattina;lo riempiamo di nuovo di neve e la facciamo sciogliere.

E finalmente ci ficchiamo nei nostri sacchi a pelo,sono solo le 20:00,ma qui il tempo è relativo;facciamo 2 chiacchiere,e ci diamo la Buonanotte.

Rino cade subito in un sonno profondo,io invece non riesco subito a prendere sonno…penso alle varie incognite del giorno dopo,ghiaccerà stanotte la neve? Ci sarà vento da nord come previsto?

Metto la sveglia alle 5.00 e da allungato nella cuccetta guardo fuori dalle 2 finestrelle…c’è un silenzio di tomba,e fuori vedo solo le lucette dei paesi sottostanti in lontananza,e le stelle…niente di vicino e di solido…sembra di essere su un’astronave.

Finalmente Morfèo mi porta con sè.Dormo di un sonno senza sogni,finchè non sento suonare la sveglia,…ci metto un po’ di tempo a realizzare dove sono e che ci faccio qui…fuori è buio pèsto,solo le solite lucette lontanissime,fa freddo.

Accendo subito il fornello per far bollire l’acqua,e mi ritiro di nuovo con la testa nel sacco…dopo un po’ io e Rino ci diamo il buongiorno,e cominciamo ad attivarci.

L’acqua finalmente bolle.Prepariamo il thè,divoriamo un tubo di ringo,e del pane con la marmellata ancora da dentro i sacchi a pelo;ci vestiamo e ci prepariamo con il materiale per scalare quando il rosso dell’alba ci sorprende…è veramente uno spettacolo incantevole…usciamo a fare qualche foto,il cielo è tèrso e velato da nubi alte grigio cenere;l’aria è pungente.

Riassettiamo i nostri zaini e partiamo,sono circa le 7:00.

Mi aspettavo che la neve fosse “marmo” vista la notte serena,invece c’è solo una crosta gelata,e fuori dalle nostre tracce a volte si sprofonda un bel pò.



Arriviamo all’attacco abbastanza agevolmente,ci leghiamo,e vista la difficoltà e il tipo di neve dico a Rino che non faremo tiri di corda,ma andremo in conserva attiva.Parto,mi proteggo poco,visto che trovo tutto solo “una passeggiata molto faticosa”,e Rino mi segue…

A ¾ di canale però attrezzo una sosta per recuperare un po’ di materiale,visto che non ho più niente…Rino arriva veloce,tutto fila liscio,siamo contenti come 2 bambini che fanno il loro gioco preferito…ridiamo,scherziamo,ci autoscattiàmo foto.

Riparto,e sento odore di vetta.

Decido di uscire sulla destra,aumentando un po’ le difficoltà con una ventina di metri di misto facile,metto un dado e un friend,e mi diverto sulle roccette miste a “ghiaccetto” appenninico…

Esco proprio sotto la croce di vetta,ci avvolgo una fettuccia e assicuro Rino guardandomi intorno felice…

L'aria però è alquanto turbolenta…Rino mi raggiunge,ci guardiamo negli occhi contenti e ci stringiamo la mano;è veramente un bel momento.

Un po’ di foto veloci,una barretta di cioccolato,rifaccio la corda in fretta e infilo tutto il materiale alla rinfusa nello zaino,sono solo le 10:00 ma il vento previsto non si è fatto attèndere!

Ci “buttiamo” nella direttissima,per fortuna anche qui ci sono le tracce,anzi,direi quasi delle trincèe…

Scendiamo abbastanza veloci,qui siamo al riparo dal vento,ma appena avvisto il sassone mi rendo conto della violenza di Eolo…sembra che ci sia nebbia,ma il rumore delle folate mi fa capire che tutta quella “roba” è neve alzata dal vento.

Rino è un po’ sopra di me,lo avverto che una volta uscito cercherò di scendere il più velocemente possibile,lui annuisce,metto gli occhiali,chiudo il cappuccio e…ecco che comincio a essere seriamente sballottato…il vento è fortissimo…mi giro di schiena alla corrente e cerco comunque di scendere lateralmente.

Vengo buttato a terra più volte,comincio a gattonare con le piccozze in mano,mi giro,e non vedo più Rino…decido di aspettarlo,arriva dopo dieci minuti barcollando e lamentandosi per la neve negli occhi,gli metto gli occhiali da sole e continuiamo a scendere.

Incontriamo qualche temerario sci-alpinista che cerca di salire,glièlo sconsigliamo per bene e ancora giù…sempre barcollando.

Il ventaccio ci accompagnerà fino alla cresta della Portella,quando appena scavalchiamo cominciamo a subire le piccole slavine di polvere che la cresta ci sputa addosso dall’alto…fino a che traversiamo.

Oh!!! finalmente!…togliamo il cappuccio,e ricominciamo a respirare normalmente…e poco dopo anche a parlare.

Arriviamo a Campo Imperatore alle 12:15.Orario perfetto;mi sa che in questa giornata siamo stati gli unici a calcàre la vetta,e questo ci inòrgoglisce abbastanza.



EPILOGO


La cosa più bella di queste 24 ore,è stata sicuramente la compagnia di Rino,sempre sorridente,attivo e disponibile. (Gnà càzzo vai!!!)

Riprendiamo la cabinovia dopo un meritato piatto di polenta all’ostello di Campo Imperatore.

Siamo sempre circondati da sciatori agghindati “all’ultimo marchio” che ci guardano un po’ come marziani.

Nel quarto d’ora in discesa nella seggiovia non diciamo niente…ognuno si perde nei propri pensieri.

A me tornano in mente i favolosi panorami...le ansie del giorno e della sera prima...il silenzio,i gracchi e le lucette.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo!!!!!!!!!!!! hai raccontato questa avventura talmente bene che sembrava di stare lì cn voi!!! bravo luca!!!!

nogat ha detto...

Ciao Luca!

In bocca al lupo per il tuo nuovo blog! Ti auguro di avere sempre belle avventure e nuove emozioni da raccontare come quelle che hai pubblicato!

A presto, Emidio

Anonimo ha detto...

Complimenti per il tuo blog!Soprattutto per l'energia che metti nel catturare emozioni e nel volerle raccontare,tu vagabondo delle montagne malato del sublime "gioco dell'effimero"......
continua così!

"t'accumpagno c'o pensiero'"
(saluto dei pastori briganti)

Anonimo ha detto...

...sei quasi piu' bravo di me a raccontare le cose! Mi ha fatto "sentire" insieme a te sul Bafile, metre con le emozioni sulle sulla slavine e sul vento mi hai ricordato che quel giorno ero a patire le stesse cose sulla nord del Sirente!

Anonimo ha detto...

è un blog fantastico.... entusiasmanti le descrizioni... belle le foto... un caro saluto a te Luca, colgo l'occasione per salutare Walter ed Emidio..

Anonimo ha detto...

GRANDE LANCIANè.. Ho letto la tua avventura e devo dire che è davvero emozionante.. Bella idea questo sito e immagino grande soddisfazione per te ! Continua così e nutri sempre di più questa tua bella passione.. Allla grande compà !!!!!!!

Anonimo ha detto...

ciao luca,sn nicola di avezzano ci siamo incontarati il giorno prima sul gran sasso..complimenti per il traverso del bafile,con le tue foto ho risolto molti miei dilemmi sulle difficolta' di quel percorso.Bravo,ah..il vento ce lo siamo beccati anche noi al sirente,..

AppenninistaDoc ha detto...

grazie a tutti...!

Anonimo ha detto...

stupende le foto dell'alba ;)
Giancarlo

Isa ha detto...

sono due giorni che guardo le foto e leggo i tuoi racconti..! sono senza parole....! ti dico solo ke mi hai fatto venir voglia di entrare in questo magico mondo...vorrei solo trovare la persona giusta per il mio "battesimo".......................................................chissà ..magari prima o poi arriverà..un bacio .. Isa

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