domenica 22 marzo 2009

8/3/2009 Scialpinismo in Val di Rose

L'8 marzo vista la bella giornata e la voglia di sciare dei miei amici ho scelto la Val di Rose,nel Parco nazionale D'Abruzzo.
L'ambiente qui è fantastico e il sole ha scaldato tutto il giorno la nostra varia compagnia:Rino e Angela con le ciaspole,io Ivan e Guerino con gli sci.

Un pò di scatti:

Si parte,e dopo una mezz'oretta circa calziamo gli sci



Usciti dal bosco l'ambiente baciato dal sole si 'apre' alla vista in tutta la sua grandezza



Conoscevo la valle solo in versione estiva,non credevo che regalasse questi scenari quasi di 'alta montagna' in inverno.
Resto stupito dalla bellezza...



Arrivati al Passo Cavuto la vista spazia...e noi tre con gli sci decidiamo di proseguire fino in vetta al Monte Capraro.
Da qui lo sguardo si allunga sul Petroso e sulla fantastica cresta del Balzo della Chiesa







Ci divertiamo con la breve ma bella sciata e rimontiamo le pelli per tornare al Passo Cavuto dove ci aspettano Angela e Rino







Dopo un pò di relax al sole ci godiamo la discesa



Ci fermiamo al bar di Villetta Barrea a bere qualcosa e a fare due chiacchiere sul fiume



E' stata una bella giornata,spensierata,con ambiente stupendo tanto sole e atmosfera rilassata.
Era un bel pò che non mi godevo così la montagna,senza paure e pericoli oggettivi da prevedere.

Grazie a tutti i compagni di questa passeggiata.

domenica 15 marzo 2009

Peregrinazioni Nordiche alla ricerca di ghiaccio


26-2/1-3/2009 Cogne-Val Varaita


Vista la voglia di scalare su ghiaccio e la rarità di questo elemento in Appennino anche quest'anno già a Dicembre comincio a pensare ad una 'trasfertina' al nord,dove il ghiaccio non manca mai.
Vista l'ampia disponibilità di tempo dovuta alla crisi economica e la conseguente cassa integrazione,il problema del "quando" è relativo.
Nel settembre scorso a Finale Ligure in un raduno del forum di montagna che frequento ho conosciuto Raffaele,un ragazzo di Savona che vive a Valenza,nel basso Piemonte.
Sul forum parlando emerge questa voglia comune di andare qualche giorno a far ghiaccio su a Cogne,ci mettiamo d'accordo per fine Gennaio,ma qualche giorno prima vedendo che le previsioni sono pessime rinunciamo.
Qualche settimana dopo si parla di un raduno ice a Sappada in Veneto,ma anche questa volta il tempo si prevede brutto e rinunciamo.
Finalmente a fine Febbraio si annuncia a ovest (e in tutto il nord) una settimana di bel tempo e alta pressione,Io e Raffaele ci risentiamo:si va!
Ci accordiamo per i dettagli e mercoledi 25/2 alle 10,30 del mattino salgo su un treno diretto ad Alessandria.
Raffaele viene a prendermi alla stazione alle 17,30 e andiamo a Valenza,dove mi porta a visitare la sede del CAI locale con relativa palestra di arrampicata dove lui si allena.
La serata trascorre piacevole tra i preparativi per la partenza del giorno dopo e una squisita cena a base di pesce preparata dalla sua compagna Sara.
Decidiamo per il primo giorno di fare una cascata facile nella valle di Cogne:"dur dur d'ètre bebe".


Day 1

Alle 5 ci svegliamo e mezz'ora dopo siamo in viaggio.
Dopo una bella colazione in autogrill e circa 3 ore d'auto troviamo la valle laterale alla Val di Cogne che ospita la nostra cascata.



Ci sembra strano che non ci sia nessuna traccia vista l'alta frequentazione della valle,comunque fidandoci della nostra scarna relazione presa dal web ci incamminiamo nel bosco ripido.
Fatichiamo per circa un'ora prima di intravedere il primo saltino,facile e appoggiato sotto il quale ci prepariamo.



Raffa attacca



Sosta su albero



Usciti da questo tirello secondo la relazione segue un canale nevoso e un muro alto circa 70-80 metri.
Noi però non vediamo nulla di tutto ciò,ma dopo un canale nevoso incontriamo un salto evidente,bello,di una cinquantina di metri.
Ce ne freghiamo della relazione e decidiamo di goderci il tiro.



Mi impegna abbastanza,e l'uscita nella terra non è piacevole nè banale...
Recupero il compagno che mi conferma che decisamente il tiro non è 2+ come da relazione.
Una doppia su albero con patema per il probabile incastro delle corde ci riporta alla base.



Decidiamo di scendere e visto che è presto per insediarci nella pensione a Lillaz,optiàmo per andare a fare il primo tiro della famosa e super-battuta cascata omonima.



10 minuti di avvicinamento e siamo lì.



Il ghiaccio col caldo di oggi è una vera granita,si sale che è un piacere.
Dopo aver fatto qualche giro in moulinette andiamo in hotel.



Una bella doccia calda,un'ottima cena e ci informiamo delle condizioni delle colate in Valnontey.
Purtroppo fa molto caldo,il che non è ideale per fare ghiaccio.
Ci sconsigliano fortemente il versante est,che prende il sole di mattina,e che è proprio dove volevamo andare per fare "il sentiero dei troll",una classica e lunga colata 'facile'.
Decidiamo quindi per l'indomani di andare a provare "la fiumana di money" che si trova in fondo alla valle sul versante ovest,in ombra di mattina.


Day 2


Facciamo colazione e verso le 8 ci avviamo,la valle è bellissima e le sue testate laterali sono piene di colate.
Su alcune di esse stanno già scalando.



L'ambiente man mano che ci addentriàmo è sempre piu maestoso,in fondo alla valle cominciano a intravedersi "la roccia viva" e il fronte del ghiacciaio del versante est del Gran Paradiso.
Restiamo a bocca aperta ammirando alcune delle cascate più famose della valle,"repentance","monday money" e altre...




E cammina cammina dopo quasi due ore ci troviamo sotto il canyon laterale della Valnontey dove ci sono 'la fiumana di money' e 'flash estivo'.



Ci aspetta una bella 'salitina' per arrivare alla base,intanto sul versante opposto della valle iniziano la prime scariche.
Sentiamo dei rumori simili a tuoni,le vediamo anche.
Le cascate in fondo sono spesso ubicate dentro profondi colatòi di scarico,quindi tutto ciò che si stacca scaldato dal sole nei pendìi in alto finisce in questi "collettòri".
Lo spettacolo non è proprio rassicurante,nè piacevole.



Salendo notiamo che sia su flash estivo che sulla fiumana ci sono già una cordata.



Arrivati alla base ci prepariamo e attacchiamo.
Il ghiaccio è ottimo e compattissimo,la pendenza è in media di 65-70° con salti a 85-90,ma il fatto che non è per niente lavorato ma totalmente liscio rende tutto per me abbastanza impegnativo.



Il primo tiro finisce insieme alla corda.
La prima sosta è su abalakov + chiodo da ghiaccio,Raffaele arriva ansàndo.
La seconda lunghezza è più sostenuta,sempre di 60 metri.
Faccio sosta su roccia;questa volta Raffa arriva abbastanza provato tanto da dirmi che non se la sente di continuare.
Mi invita a salire il terzo e ultimo tiro da solo e a tornare da lui in doppia per poi scendere insieme.
Intanto sull'altro versante le scariche continuano a intervalli regolari di 10-15 minuti e si alza un pò di vento,ma io ho voglia di farlo questo tiro.
Parto,ma dopo un pò di metri Raffa vedendomi non proprio 'passeggiare' mi prega di scendere,io seguo il suo consiglio e ci buttiamo giù in doppia.



Mentre scendiamo scarica anche flash estivo,che è nel canale a fianco a noi,il boato ci gela il sangue.
Due lunghe doppie ci riportano alla base,dove ci infiliàmo in un fantastico grottino che sembra essere lì apposta per noi.
Mangiamo e chiacchieriamo allegramente prima di iniziare a scendere.







Le scariche continuano inesorabili,mentre Venere fa capolino.

E' stata una giornata stupenda,piena,in un ambiente grandioso.
Torniamo al nostro hotel stanchi e soddisfatti,lì ci informano che in Valleille c'è stao un incidente:3 feriti investiti da una scarica all'uscita di "pattinaggio artistico",anche loro erano sul versante ovest.
Siamo in vacanza e vogliamo divertirci senza rischiare troppo,quindi per l'indomani a malincuore decidiamo di lasciare Cogne e spostarci per i due giorni rimasti in Val Varaita,dove il pericolo valanghe (almeno in certi posti) è minimo.
Dopo una cena-questa volta mediocre-comunichiàmo la nostra decisione al gestore e andiamo a letto.


Day 3

La mattina dopo ci mettiamo in viaggio,fa un caldo pazzesco.
Passando fotografo la fontana di Lillaz,molto coreogràfica.



Osservo stupefatto l'enorme valanga che sbarrò la strada per Cogne a fine Novembre...



Sbagliamo strada,ma in compenso ammiriamo uno splendido scorcio de Monte Bianco



Arriviamo in Val Varaita a mezzogiorno circa:ci sono 10°,non possiamo fare altro che andare alla diga di Castello





Facciamo qulache tiro e un pò di moulinette,ci divertiamo prima di andare al rifugio Savigliano



Il rifugio è storico,ospita un diario dove sono annotate tutte le prime salite negli anni ottanta di Grassi e compagni.
Si mangia benissimo e il gestore è molto disponibile.




Day 4


Ci svegliamo presto e finalmente sembra inverno:nevica!
Abbiamo poco tempo,alle 15,30 ho il treno ad Alessandria,decidiamo di andare alla "Pineta nord".
Dopo un facile canale di accesso che tira Raffa arriviamo all'anfiteatro.



Salgo una delle colate più facili:"fiammetta ice",che sarà per la stanchezza accumulata non trovo poi così facile...



Dopo un paio di giri in moulinette dove riesco anche a scalfirmi il naso dichiariàmo chiuse le danze.



Facciamo un paio di scatti per il forum e ci avviàmo giù



Fine




Ringrazio Raffaele per la disponibilità e l'ottima compagnia;e spero di rivederlo presto.
(Magari al Gran Sasso)

E' stata una bella trasferta e come primo approccio 'fai da te' alle cascate alpine niente male.

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